LA CRISI DEL CENTRO_SINISTRA IN EUROPA
È nato a Roma. Si è laureato in scienze politiche, orientando le proprie analisi verso le grandi tematiche della politica occidentale. È autore presso la testata giornalistica Policlic.it, per la quale scrive approfondimenti politici, economici e sociali. Attualmente sta ultimando un master in gestione delle risorse umane presso la 24Ore Business School. I suoi interessi comunque si estendono anche alle arti letterarie, e cinematografiche, tanto è vero che ha completato da poco un testo originale di commedia noir.
Nessun osservatore obiettivo può negare che la politica occidentale stia attraversando una fase di rapido cambiamento. Nuovi partiti, nuovi movimenti e nuove priorità si affermano sempre di più. L’Occidente è in ebollizione. […]In questo contesto, un elemento particolarmente rilevante in Europa è rappresentato dal drammatico declino dei tradizionali partiti di centro-sinistra. Dai Paesi Bassi alla Svezia, dalla Germania alla Finlandia, dalla Grecia alla Francia, passando per Austria, Italia e Regno Unito, i principali partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti adesso godono di livelli di consenso storicamente bassi. […] In questo volume, Alessandro Lugli esplora le ragioni alla base del declino dei partiti di centro-sinistra in quattro Paesi europei, offrendo non solo una riflessione approfondita sull’evoluzione storica recente di questi raggruppamenti, ma anche un’analisi dei fattori fondamentali alla base dell’attuale trasformazione della politica occidentale. Senza dubbio, nel nostro emisfero vi sono tre tendenze generali interconnesse alla base dell’indebolimento del centro-sinistra. Come sottolineato da studiosi quali M. Goodwin e E. Kaufman, in Occidente è in corso uno ‘spostamento di paradigma’ che ha indebolito questioni chiave come l’economia, la ridistribuzione della ricchezza e l’occupazione, con una crescente enfasi su tematiche relative alla cultura e ai valori. […Una questione che emerge da questo testo riguarda il futuro, nel corso del prossimo decennio, delle formazioni politiche prese in esame dal saggio. Probabilmente, la conclusione più evidente che emerge è che la schiera di partiti di centro-sinistra in Europa, ma ciò potrebbe essere applicata anche al di fuori del Vecchio Continente, si sia rivelata eccessivamente conservatrice nei suoi schemi di comprensione, non riuscendo a captare i rapidi cambiamenti politici all’interno delle proprie società tali da permettere lo sviluppo di programmi entro i quali adattarsi. […] Ciò che è ovviamente necessario è un’analisi efficace, da parte di questi partiti, delle cause alla base di tali difficoltà e una concomitante elaborazione di soluzioni realistiche. Il saggio contribuisce a questa analisi e Lugli, che mira sempre all’obiettività scientifica in relazione a un argomento che spesso genera controversie e polemiche, offre informazioni e valutazioni incisive a questi partiti (e non solo a loro) per una riflessione approfondita. Per questo, e altri motivi, il libro merita un’attenta lettura
Stralcio dalla prefazione del prof. Matthew Fforde – Università LUMSA
Recensione
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